sabato 1 ottobre 2022

Family: "Bandstand" (1972)

I Family pubblicavano il loro album "Bandstand" nel settembre del 1972. Ennesimo disco di superbo livello, che li vede protagonisti di un rock eclettico infuso di psichedelia, folk, northern soul & progressive. Si tratta anche dell'ultimo di due dischi del gruppo con il bassista John Wetton, che passerà poco dopo ai rinnovati King Crimson.



(disco completo: https://tinyurl.com/4r4dtw3w)

Quando entrano in studio per incidere "Bandstand", i Family sono ormai una delle realtà più artisticamente di successo dell'art rock britannico, e questo nonostante i numerosi cambi di formazione, ai quali si sottraggono solo il cantante Roger Chapman, il chitarrista Charlie Whitney e il batterista Rob Townsend, nucleo centrale del gruppo attraverso gli anni. Qui i tre hanno il vantaggio di lavorare con gli stessi musicisti del precedente "Fearless", ovvero il bassista e cantante John Wetton, qui all'inizio di una carriera che lo renderà un vero musicista di culto del prog rock, e il pianista e polistrumentista John 'Poli' Palmer, con loro dal terzo album.

"Bandstand" prosegue la formula di successo di "Fearless", che vede il gruppo protagonista di un sono di rock progressivo classico, meno eterodosso, meno psichedelico e meno vaudevilliano degli esordi: più muscolare e quadrato ma ugualmente creativo, denso e profondo, senza però imbarcarsi nella direzione jazz rock, sinfonica o tecnocratica come la maggior parte dei loro colleghi (King Crimson, Yes, Pink Floyd), e rimanendo fedele alle radici folk blues che caratterizzano anche gruppi loro affini come Jethro Tull, Traffic e Gentle Giant.

In "Bandstand" troviamo tutto: il latin rock obliquo e sornione di "Bolero Babe"; il commovente jazz blues folk di "Coronation", di cui è coautore il bassista, con Palmer al vibrafono; l'interludio folk parente di Jethro Tull/Traffic di "Dark Eyes", scritta da Palmer; l'hard soul di "Broken Nose", con la cantante Linda Lewis ospite ai cori e Palmer protagonista al sintetizzatore; il rock di "Ready to Go", in cui i Family mostrano la capacità di trasformare un pezzo apparentemente essenziale e quadrato in un enigma, attraverso frammenti incongruenti e cambi di direzione imprevedibili.

La voce di Wetton e quella di Chapman si amalgano perfettamente nel soul rock muscolare di "Burlesque" e nel delizioso singolo folk "My friend the sun" (purtroppo insuccesso commerciale), lasciando ancora una volta il rimpianto di cosa i due avrebbero potuto produrre continuando la loro collaborazione. Il capolavoro "Glove", che rimarrà una delle canzoni più popolari del gruppo, è un blues rock progressivo che si tramuta in un malestrom che squarta le premesse soffuse del brano, e presenta una delle più grandi prove vocali della carriera di Chapman, oltre che contributi strumentali splendidi di Whitney, Wetton e Townsend.

Purtroppo i Family non riusciranno nemmeno con "Bandstand", comunque un gradino sotto a "Fearless", a sfondare nel mercato discografico. John Wetton lascia per entrare nella seconda era dei King Crimson, e viene sostituito da Jim Cregan. Un tour americano a supporto di Elton John ribadisce il ruolo di gruppo di culto anche in Nord America, ma le prospettive commerciali non andranno oltre questo, con inevitabili tensioni che in ultima analisi metteranno a rischio la sopravvivenza della formazione.

- Prog Fox

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