venerdì 29 luglio 2022

Alice: "Azimut" (1982)

Veniva dato alle stampe il 29 luglio di quarant'anni fa "Azimut", album della cantautrice e interprete forlivese Alice, al secolo Carla Bissi. Un altro disco splendido che la vede nuovamente collaborare con Franco Battiato e Giusto Pio in due dei brani più riusciti dell'album ("Messaggio" e "Chan-son egocentrique"), mentre la conclusiva "Laura degli Specchi" è scritta per lei da Eugenio Finardi.



Disco completo --> https://tinyurl.com/2hb8us6m

Dopo i due dischi del suo nuovo corso musicale da cantautrice, "Capo Nord" (1980) e "Alice" (1981), Carla Bissi in arte Alice si sente pronta a essere ancora più protagonista della propria musica. Se i summenzionati dischi avevano visto l'ampia partecipazione di Franco Battiato e Giusto Pio come arrangiatori e co-autori di molti brani, qui Alice scrive e arrangia buona parte delle composizioni da sola.

I brani curati esclusivamente da Alice, che vedono la partecipazione di Matteo Fasolino alle tastiere, Franco Testa al basso, Alfredo Golino alla batteria e Claudio Bazzari alle chitarre, vedono l'autrice sviluppare sonorità più rock di quelle di pop progressivo e sofisticato usuali al Battiato dell'epoca. Questi brani comprendono composizioni di livello superbo come "A cosa pensano" (con il testo lavorato assieme al poeta Francesco Messina), una delle migliori del disco, con la ritmica in levare, un delizioso ostinato di pianoforte nella strofa e schizzi soul e funky di basso e chitarre; "Deciditi", altro pezzo strepitoso segnato dalla rabbia della strofa, dal lirismo del ritornello in cui Alice si produce in manierismi appresi dall'amico Battiato, dai ben 30 secondi di solo della sei corde di Bazzari; "Azimut".

Anche "Animali d'America", con il suo ritornello sincopato, la fantastica batteria di Alfredo Golino e lo straziante sax di Claudio Pascoli, rimanda a certo pop infuso di white soul di Oltreoceano (Doobie Brothers, Hall & Oates), anticipando quello di Oltremanica (i Duran Duran di "Notorious" e il David Bowie di "Let's dance"); la pensosa, meditabonda "Azimut" apre invece il disco su una nota riflessiva, dalla elaborata interpretazione vocale, di livello tale da confermarla su un piano di espressività degno di cantanti internazionali sperimentali e raffinate come Kate Bush e Toyah Wilcox. "Principessa" è uno dei brani più rock, anche se al contempo si tratta forse di uno dei brani più lineari e meno interessanti del lotto.

I restanti brani vedono invece Alice collaborare da un lato con il vecchio amico Franco Battiato e scegliere un nuovo partner creativo in Eugenio Finardi dall'altro.

I capolavori "Messaggio" e "Chan-son egocentrique" sono scritti assieme a Battiato, la prima con Franco in qualità di arrangiatore assieme a Giusto Pio, con la partecipazione di musicisti della sua squadra quali Alberto Radius alla chitarra, Filippo Destrieri alle tastiere e Paolo Donnarumma al basso; mentre la seconda è un ironico duetto con Battiato stesso, arrangiato da Alice.

L'ultima coppia di canzoni viene arrangiata da Eugenio Finardi: Alice gli affida il lento malinconico "la Mano", mentre Finardi ricambia scrivendole la conclusiva "Laura degli Specchi", brano su tempo di valzer ancora una volta di grande livello che chiude l'album su una nota elevata anche grazie alla sua imperiosa coda strumentale.

Desiderosa di mostrarsi qualcosa di più che una mera interprete del clan di Battiato, cosa che per gli ascoltatori attenti non era mai stata, Alice prende in mano le redini di "Azimut" e dimostra, se ce ne fosse stato bisogno, quanto fosse protagonista dei dischi del suo maggiore successo commerciale, sia come autrice dei testi sia delle musiche. La completa maturità dell'artista e la floridezza della sua ispirazione sono ancora una volta fuori discussione.

- Prog Fox

Nessun commento:

Posta un commento

ARTISTI IN ORDINE ALFABETICO:   #  --  A  --  B  --  C  --  D  --  E  --  F  --  G  --  H  --  I  --  J  --  K  --  L  --  M  --  N  --  ...