martedì 31 luglio 2018

National Health: "Of queues and cures" (1978)

Dopo lo splendido disco d'esordio omonimo, ovviamente privo di riscontri commerciali, i National Health subiscono ulteriori cambi di organico - che li avevano già piagati per anni - e pubblicano il secondo "Of queues and cures". Un disco che può appagare gli appassionati del progressive canterburyano, ma che risulta inferiore al precedente capolavoro eponimo.



La cantante Amanda Parsons e il co-tastierista Alan Gowen avevano già lasciato la band prima della pubblicazione del disco; a seguito di varie vicissitudini, ai veterani Dave Stewart (tastiere), Pip Pyle (batteria) e Phil Miller (chitarra) si aggiunge il bassista John Greaves. Sul nuovo album "Of queues and cures", inoltre, compariranno vari ospiti della Scuola di Canterbury (il sottogenere del prog britannico a cui appartengono anche Camel, Caravan, Egg, Hatfield and the North, Soft Machine).

Purtroppo tutti questi cambiamenti non fanno bene al gruppo: per quanto "Of queues and cures" sia un disco assolutamente godibile per gli appassionati del genere, è ben distante dal capolavoro precedente.

I motivi di maggiore interesse di questo disco sono la mini-suite di apertura "The Bryden Two-Step (for Amphibians" a firma Dave Stewart e i dodici minuti della intricata, intrigante e anche umoristica "Binoculars", scritta da Pyle e cantata da Greaves - unico pezzo cantato del disco.

Gli altri brani, tutti strumentali, hanno occasionali momenti di interesse, ma paiono non del tutto sbozzati, sgrossati, come se la band non sapesse dove tagliare una jam o un assolo. Non è certo questo il caso, conoscendo la storia dei National Health, e allora la conclusione è che, complice l'assenza della Parsons e di Gowen, l'ispirazione banalmente non fosse all'altezza dell'esordio.

- Prog Fox


Nessun commento:

Posta un commento

ARTISTI IN ORDINE ALFABETICO:   #  --  A  --  B  --  C  --  D  --  E  --  F  --  G  --  H  --  I  --  J  --  K  --  L  --  M  --  N  --  ...