martedì 30 settembre 2025

Francesco de Gregori: "Scacchi & Tarocchi" (1985)

Esce nel settembre di quarant'anni fa "Scacchi & Tarocchi", album in studio di Francesco de Gregori. Vende oltre 250'000 copie, affermandosi forse come l'ultimo album del periodo classico del cantautore romano.



(disco completo qui: https://tinyurl.com/2j3tphya)

Francesco de Gregori è reduce dai successi di pubblico e critica di "Titanic" (1982) e "la donna cannone" (1983) e decide di affiancarsi per la prima volta a un collega di cui ha molta stima, il genovese Ivano Fossati, per la realizzazione del suo nuovo album, "Scacchi & Tarocchi", denso di riferimenti agli anni di piombo da poco trascorsi, sui quali De Gregori era stato notoriamente molto vigile nella sua produzione.

Fossati compare come musicista in sette dei dieci brani che costituiscono l'album, e produce la canzone eponima del disco e la conclusiva, introspettiva "Miracolo a Venezia" (forse influenzata dalla "Venezia" di Alloisio e Guccini). Su queste, oltre che su "Ciao ciao", "Piccoli dolori" e "Tutti salvi", con Fossati compaiono suoi collaboratori storici quali Elio Rivagli alla batteria e Guido Guglielminetti al basso, dando un effetto di sonorità non a caso piuttosto simili a suoi dischi contemporanei come "le città di frontiera" (1983) e "700 giorni" (1984).

In "I Cowboys" e "Sotto le stelle del Messico a trapanàr" troviamo il contributo di musicisti stranieri tra i quali la grande sezione ritmica giamaicana di Robbie Shakespeare (basso) e Sly Dunbar (batteria) e il chitarrista heavy metal Pat Thrall. Si tratta delle due canzoni più ritmate e colorate, che ricordano diversi dei brani di "Titanic", così come fa "Tutti salvi", che riprende proprio il tema dell'affondamento della nave dal disco precedente.

L'abbondanza di suoni anni ottanta, come l'utilizzo di chitarre-sintetizzatore e di batterie elettriche, talvolta appesantiscono il suono e lo rendono meno scorrevole; e così a fare la parte del leone finiscono per essere due ballate pianistiche dal suono molto più organico, la meravigliosa, poetica "A Pa'", dedicata a Pierpaolo Pasolini a un decennio dalla sua morte, e "la storia", una delle canzoni più celebri della sua carriera, in cui De Gregori si esibisce da solo al pianoforte. La canzone è lo specchio di "Viva l'Italia" (1979): se quella abitava gli anni di piombo, questa ne è una riflessione che giunge quando si è ormai capito che quel periodo è passato e ci troviamo nel pieno del craxismo e nell'era del Pentapartito, con alcune delle parole più profonde che De Gregori abbia condiviso con il suo pubblico.

D'altro canto, anche "Scacchi & Tarocchi", condotta musicalmente dalle chitarre di Mancuso e Fossati, sembra essere uno dei numerosi sguardi di compassione ed empatia che il cantautore dedica ai 'compagni che sbagliano' di un tempo. "I poeti" è invece una ballata per chitarra acustica, armonica e voce in cui De Gregori offre uno sguardo scanzonato e autoironico anche sulla propria categoria d'appartenenza.

"Scacchi & Tarocchi" vende oltre 250'000 copie, affermandosi come l'ultimo album classico di Francesco de Gregori. Sebbene i due successivi dischi, "Terra di nessuno" (1987) e soprattutto "Miramare 19.4.89" risulteranno ottimi album, il cantautore romano non riuscirà più a portare al successo brani che entreranno nell'iconografia della canzone italiana - né "Il bandito e il campione" (1993), né "L'Agnello di Dio" (1996), né "Vai in Africa, Celestino!" (2005) lasceranno infatti tracce quanto un brano come "la Storia".

- Prog Fox


A1. La storia
A2. Scacchi e tarocchi
A3. I cowboys
A4. Ciao ciao
A5. Poeti per l'estate

B1. A Pa’
B2. Sotto le stelle del Messico a trapanar
B3. Piccoli dolori
B4. Tutti salvi
B5. Miracolo a Venezia


Francesco de Gregori, voce; pianoforte (A1); armonica (A2, A5, B1); chitarra acustica (A3, A5, B2)


Guido Guglielminetti, basso elettrico (A2, A4, B3, B4, B5)
Robbie Shakespeare, basso elettrico (A3, B2)
Mario Scotti, basso elettrico (B1)


Elio Rivagli, batteria (A2, B3, B4, B5)
Sly Dunbar, batteria (A3, B2)
Massimo Buzzi, batteria (B1)


Vincenzo Mancuso, chitarre elettriche (A2, B1, B3, B4)
Ivano Fossati, chitarre elettriche (A2, A3, B2, B3, B4, B5); emulator (A4)
Pat Thrall, chitarre elettriche (A3, B2)


Gilberto Martellieri, pianoforte (A4, B3, B4)
Danilo Madonia, sintetizzatori (A2, B3, B4, B5)
Bernie Worrel, piano & sintetizzatori (A3)
Stefano Senesi, piano & sintetizzatori (B1)
Fred Zarr, piano & sintetizzatori (B2)


Flavio Boltro, flicorno (B4)
Alfredo Ponissi, sax (B4)
Gabriele Comeglio, sax (B4)
Felice Reggio, tromba (B4)

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