giovedì 13 agosto 2020

Iron Butterfly: "Metamorphosis" (1970)

Cinquant'anni fa, il 13 di agosto, veniva pubblicato "Metamorphosis", quinto album dei rocker psichedelici americani Iron Butterfly, noti soprattutto per la loro strabordante "In-a-gadda-da-vidda" ripresa anche dai Simpson. Perso il chitarrista Erik Braunn, gli Iron Butterfly non si danno per vinti e confezionano un buon disco sospeso fra psichedelia anni sessanta e hard rock anni settanta.



(l'album completo si può sentire qua --> https://tinyurl.com/y4tx3rd4)

Gli Iron Butterfly raggiungono il massimo successo nel 1968 grazie a "In-a-gadda-da-vidda", una enorme suite che occupa l'intera facciata dell'LP omonimo. Come spesso avviene, sarà il disco successivo, "Ball", a beneficiare in termini di vendite dalla nuova fama. Purtroppo la psichedelia è in declino e gli Iron Butterfly si trovano messi un po' ai margini, anche a causa del fatto che, per un problema di trasporto, mancarono l'esibizione di Woodstock che avrebbe potuto rilanciarli a livello nazionale.

Inoltre, era evidente che il suono del gruppo doveva evolvere, ma se il chitarrista Erik Braunn voleva un gruppo più hard rock e progressivo, il resto del gruppo non ne era convinto, con il bassista Lee Dorman e il batterista Ron Bushy che spingevano per forme di soul rock e il tastierista-cantante Doug Ingle che preferiva soluzioni pop.

La tensione portò Braunn a uscire dal gruppo nel dicembre del 1969, dopo la pubblicazione del quarto album "Live", e a essere sostituito da ben due chitarristi, Mike Pinera (proveniente dai Blues Image) e Larry "El Rhino" Reinhardt, che erano decisamente più dalla parte della sezione ritmica. I contrasti con Doug Ingle avrebbero portato alla sua fuoriuscita dal gruppo dopo il tour europeo con gli Yes a supporto di "Metamorphosis", il quinto album della formazione americana.

"Metamorphosis" è, dopo "In-a-gadda-da-vidda", il migliore dei cinque album originali degli Iron Butterfly. I contrasti creativi rendono evidentemente il tutto più saporito: le chitarre hard blues e soul di Pinera e Reinhardt si inseguono e sfidano lungo tutto il disco, a volte supportando e a volte scontrandosi con le composizioni di Ingle, Bushy e Dorman, con esiti notevoli.

Le canzoni seguono diverse direzioni: "New Day" e "Best years of our lives" (cantata da Pinera) potrebbero essere pezzi degli Steppenwolf, proiettati verso quel particolare stile di hard rock nordamericano condiviso con Guess Who e Grand Funk Railroad.

La straordinaria "Shady Lady" vede invece il gruppo proiettarsi su un funk soul che avrebbe fatto l'invidia dei Faces, con una incredibile esibizione vocale di Doug Ingle. "Stone Believer" mescola invece lo stile Steppenwolf, quello funk soul e il rock melodico del loro precedente album "Ball".

Non mancano le ballate: "Slower than Guns", con il produttore Richard Podolor al sitar, è uno struggente folk rock progressivo degno delle analoghe sperimentazioni di Grateful Dead e HP Lovecraft, mentre "Soldier in our town" è un lento dal suono rock più classico costruito ancora una volta per la voce soul blues di Ingle.

A chiudere il disco pensa "Butterfly Beau" (anch'essa con Pinera alla voce solista), che forse esagera un po' con i suoi tredici minuti, specie perché dall'ottavo in poi il gruppo spreca tempo in abusi atonali che sanno davvero di datato; ciò non toglie che il resto del pezzo sia notevolissimo soprattutto per il lavoro delle chitarre, con Pinera che si esibisce nell'impiego di uno dei primi talk box in assoluto.

Perso anche Ingle, il gruppo si ritrovò in difficoltà e cercò di lanciarsi nel jazz rock fiatistico alla Chicago o Blood Sweat & Tears prima di richiamare Ingle per un ultimo tour americano. Il 23 maggio del 1971, gli Iron Butterfly si sciolsero definitivamente. Almeno fino alla splendida coda apertasi nel 1974 grazie alla volontà di Erik Braunn e Ron Bushy, che produsse altri due notevoli album di questa ingiustamente poco conosciuta band, fra le più interessanti dell'era psichedelica.

- Prog Fox

Nessun commento:

Posta un commento

ARTISTI IN ORDINE ALFABETICO:   #  --  A  --  B  --  C  --  D  --  E  --  F  --  G  --  H  --  I  --  J  --  K  --  L  --  M  --  N  --  ...