Il 10 novembre del 1975 viene pubblicato il primo disco dell'era punk, "Horses". L'album porta la firma della cantautrice e poetessa americana Patti Smith, classe 1946. Prodotto dall'incomparabile John Cale, "Horses" è il capolavoro che aprì una nuova era nel mondo del rock - l'era del punk e della new wave - ma forse era un disco ancora troppo intellettuale perché il mondo se ne accorgesse. (A quello sarebbero serviti i Ramones!)
(disco completo qui: https://tinyurl.com/nspck7ff)
Patricia Lee Smith nasce il 30 dicembre del 1946 a Chicago. Quando è piccola, la famiglia si trasferisce prima a Chicago e poi nel New Jersey. Dopo avere lasciato l'università a 21 anni, si trasferisce a Manhattan, New York, dove inizia una turbolenta relazione con il fotografo Robert Mapplethorpe, che sarà una delle più grandi influenze della sua vita e un caro amico fino alla morte avvenuta nel 1989.
A New York scrive poesie, fa l'attrice e l'autrice teatrale, e la critica musicale per le riviste Creem e Rolling Stone. Inizia una relazione con Allen Lanier dei Blue Oyster Cult e inizia a scrivere con lui e il gruppo le sue prime canzoni. Nel 1973 fonda la sua band con il chitarrista Lenny Kaye, il pianista Richard Sohl, il bassista cecoslovacco Ivan Král e il batterista Jay Dee Daugherty. Il gruppo incide il primo singolo ("Hey Joe"/"Piss Factory", 1974), intanto Patti collabora con Ray Manzarek sul suo disco "The Whole Thing Started with Rock & Roll Now It's Out of Control".
Il primo album, "Horses", viene prodotto dal gallese John Cale, considerato già una figura leggendaria per il suo passato con LaMonte Young e i Velvet Underground. Patti apre il disco con una incredibile cover di "Gloria" di Van Morrison, aperta dal verso "Jesus died for somebody's sins but not mine", tratto da una delle sue prime poesie. L'indimenticabile immagine di copertina è dell'amico Mapplethorpe.
L'influenza dell'album sulla New York musicale dell'epoca non può essere minimizzata in alcun modo: in "Horses" si riconoscono i caratteri essenziali tanto della musica che ha portato al punk quanto di quella che ne deriverà - e in questo sta la sua grandezza. Ci sono i brani di rock'n'roll supersonico e dissacrante, i brani di dance rock intellettuale e sofisticata; ma anche i reading poetici su base noise rock che discendono direttamente dalla poesia decadente in musica coniata da Jim Morrison e da Lou Reed, il cui testimone passa dagli anni '60 della controcultura e della droga ai nuovi beatnik della New York bohemienne.
Non guasta poi che Patti sia innamorata artisticamente del poeta simbolista francese Arthur Rimbaud: è evidente che quello di Patti Smith è un modo di vivere il punk profondamente intellettuale, molto diverso sia dal punk inglese che dal successivo hardcore americano; e di cui è simbolo un pezzo come "Birdland".
In "Redondo Beach" ci sono già i Talking Heads, i Clash ska di "Revolution Rock" e i Madness. Scusate se è poco. "Free Money" è uno dei tanti brani rivoluzionari di quella che più che una artista punk o una poetessa del rock fu la profetessa del punk (senza nemmeno essere punk). Patti Smith, la Pizia di New York che annunciò l'arrivo di una nuova generazione di musicisti che avrebbe portato nuova linfa al rock'n'roll.
- Red
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