Usciva nel novembre di cinquant'anni fa "For Ladies Only", ottavo album (sesto in studio) degli Steppenwolf, gruppo canadese-americano tra gli inventori dell'hard rock. Il più che discreto disco precedette di pochi mesi lo scioglimento del gruppo, avvenuto nel marzo del 1972 per volontà del leader John Kay, desideroso di intraprendere la carriera solista, ma si sarebbe riformato nel 1974.
(disco completo qui: https://tinyurl.com/bskwmve7)
Il sesto album in studio (e ottavo complessivo) degli Steppenwolf, "For Ladies Only", prende forma dopo la sostituzione del chitarrista Larry Byrom con Henry Kent, proveniente dai Blues Image. Il gruppo, guidato dal cantante-chitarrista tedesco-canadese John Kay, è determinato a mostrarsi ancora rilevante negli anni '70 e tutti i membri (John Kay, Henry Kent, il bassista George Biondo, il tastierista Goldy McJohn e il batterista Jerry Edmonton), collaborano alla scrittura dei brani. Il disco è dedicato al tema del femminile, fra mille polemiche legate in particolare alla simbologia fallica delle foto interne di copertina.
Sebbene "For Ladies Only" non riesca a raggiungere i livelli dei primi dischi del gruppo, si tratta di un'opera valida e interessante, che mostra innanzitutto la costante crescita nella padronanza tecnica dei musicisti e la capacità di rinnovarsi all'interno di un linguaggio che rimane però essenzialmente quello dell'hard rock americano a cavallo dei due decenni, di cui sono stati tra gli esponenti più rilevanti.
Il brano che da il titolo all'album apre le danze con nove minuti di potente rock, nel quale le influenze del prog rock inglese emergono nello spazio che viene concesso a McJohn, che lavora ai fianchi il brano con splendide aperture di pianoforte. Segue "I'm Asking", collaborazione fra McJohn e Edmonton, che ne è l'interprete. Il brano rappresenta bene lo stile generale del disco, che vede molteplici, intriganti cambi di umore all'interno degli stessi brani, anche grazie al sapiente uso delle tonalità e alle variazioni della ritmica.
"Jaded Strumpet", scritta da Jerry Edmonton e cantata da George Biondo, ha evidenti influenze inglesi, questa volta da parte dei Deep Purple, mentre "Sparkle Eyes" è un riuscito rock agile e malinconico, opera di Kay e Biondo. "Black Pit" è un interessante strumentale chitarristico che si inoltra in territorio quasi di confine fra exotica e psichedelia.
Il cantautore Dennis Edmonton, meglio noto col nome d'arte di Mars Bonfire e fratello del batterista Jerry, compone tre delle canzoni del disco: la dolce "Tenderness", che gioca ancora sui cambi di ritmo e di atmosfera, tra vulnerabilità e tristezza; "The Night Time's for You", vagamente ispirata allo stile dei Creedence Clearwater Revival, e "Ride with Me", altro rock grintoso in cui Henry Kent si esibisce alla bottleneck per chitarra. "In Hopes of a Garden", scritta e cantata dal bassista Biondo, conclude il disco in modo appropriato, con un tocco di malinconia romantica.
Purtroppo, nonostante i discreti risultati in termine di vendite, gli Steppenwolf si sciolgono nel febbraio del 1972, apparentemente per il desiderio del leader John Kay di intraprendere la carriera solista. Kay ritornerà sulla sua decisione, riformando e risciogliendo gli Steppenwolf molte volte nel corso degli anni.
- Prog Fox
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