domenica 1 ottobre 2017

Deelay: "Deelay" (2017)

(album completo qua: https://www.youtube.com/playlist?list=PLxq0NvHXVd_D-atKM192JI6aUcJ08Qqz4)



Il mondo del post rock (in larga parte) strumentale è stato fittamente occupato negli ultimi due decenni, grazie soprattutto al successo dei Mogwai. L'Italia ha sfornato alcuni dischi notevoli nel genere, dall'opera unica dei pugliesi Muzak alle idee dei NoSound, senza poi contare i tanti ottimi lavori di rock strumentale realizzati, dalle derive mathcore degli Zu al post noise degli Uzeda e del loro side project internazionale Bellini.

La AMS Records, molto attenta alle nuove proposte prog e dintorni, qui ci presenta il debutto musicale di un trio di ottimi musicisti basati a Roma, i Deelay, formati da Dario Esposito (batteria), Federico Procopio (chitarre) e Roberto Lo Monaco (basso), che realizzano un disco (omonimo) di caratura notevole, che sa spaziare su un buon arco di proghessiverìe e postroccherìe varie, dalle influenze di Pat Metheny e del tardo Terje Rypdal nel riverbero degli accordi jazzati di "Awaken" (https://www.youtube.com/watch?v=3gS7o0ocejI) e di "Apocalypse in three steps" ad atmosfere tra l'ambient e l'hard rock come nella title track (https://www.youtube.com/watch?v=BOT06VkZ2zc). "Rough landing" (https://www.youtube.com/watch?v=3FaZtVr-ZNw) è uno dei pezzi migliori, con seuqenze di chitarra e basso eccezionali sulle quali si esprime il drumming composito di Esposito.

Davvero un bel disco che ci sentiamo di consigliare a chiunque ami gli strumentali dei tardi Pink Floyd e i Mogwai più rarefatti. Sperando in un prossimo bis che, dopo che la band ha riscaldato i muscoli egregiamente, faccia ancora meglio.

- Prog Fox

Nessun commento:

Posta un commento

ARTISTI IN ORDINE ALFABETICO:   #  --  A  --  B  --  C  --  D  --  E  --  F  --  G  --  H  --  I  --  J  --  K  --  L  --  M  --  N  --  ...