Alberto Radius: "Carta Straccia" (1977)

Il 20 luglio del 1977 viene stampato "Carta Straccia", album solista del chitarrista Alberto Radius, inciso nel giugno dello stesso anno a Milano. Si tratta di uno dei migliori dischi del musicista.

(disco completo: https://tinyurl.com/363xydkb

Tra 1976 e 1977 esplode il punk, ma in Italia questo, tolte alcune realtà, non sfonda immediatamente. Il 1977 è l'anno del movimento e dell'autonomia, ed è questo impegno politico di sinistra nel pieno degli anni di piombo che influenza la musica rock italiana. Molti ex-musicisti di rock progressivo di ottimo livello riempiono gli studi dei cantautori e delle nuove leve musicali alzando sia la qualità strumentale di cantautori e nuovi rocker che rinnovandosi attraverso il contatto con l'ambiente extraparlamentare.

Alberto Radius è uno di questi esempi: l'ottimo, creativo chitarrista della Formula 3, passato dal beat al progressive rock e sempre vicino musicalmente a Lucio Battisti (chiarissima influenza anche sulla tipologia di canto di Radius oltre che sulle sue musiche), produce con "Carta Straccia" un album che è un perfetto incrocio di tutte le sue influenze.

La celeberrima "Nel ghetto" (https://www.youtube.com/watch?v=suqnxX-muns), simbolica del clima dell'epoca, diventa un buon successo nelle radio libere, ma tutto il disco è eccellente: dal funky battistiano latineggiante di "Celebrai" o da quello più disco di "Carta Straccia", al pop romantico di "Pensami", passando per il jazz pop progressive di "Quando il tempo sarà un prato", il disco è un sunto di pezzi ben scritti, ben suonati, orecchiabili e intelligenti.

Notevole poi il personale che lavora con Radius: c'è alla batteria Tullio de Piscopo (i due suoneranno poco dopo con Franco Battiato ritornato alla musica leggera dopo anni di sperimentazioni), al basso il sessionman Julius Farmer, alla tastiera Stefano Pulga (sessionman sassarese che ha suonato con tutti, da Gianna Nannini a Roberto Vecchioni passando per Lorendana Bertè), al sax Claudio Pascoli (altro collaboratore di Battisti e Ivan Graziani).

Insomma, se siete dei nostalgici del '77 o se amate il rock cantautorile italiano di quegli anni non potete non conoscere questo disco, certamente uno dei migliori dell'ottimo Radius.

- Prog Fox