venerdì 24 febbraio 2017

Edda: "Graziosa Utopia" (2017)

Uno degli artefici del suono della Milano noise/underground anni '90 con i Ritmo Tribale, Stefano Rampoldi in arte Edda lasciò il gruppo nel 1996 e dopo anni di silenzio ha iniziato una fertile carriera solista nel 2008. "Graziosa Utopia", pubblicato il 24 febbraio, è il suo quarto album. 




(album completo qui: https://www.youtube.com/playlist?list=PLNxDN0JpXaUBaXoc8YEZ_pD5qDzoLjcGu)

"Graziosa Utopia" è un lavoro ammirevole, caratterizzato da un chiaro autocontrollo sul materiale musicale, che potrebbe sbavare in ogni direzione ma viene trattenuto con capacità sul punto (a tutto vantaggio dell'orecchiabilità, che non è necessariamente un male). Allo stesso scopo Edda esplora le possibilità della propria voce particolare senza estremismi ma senza rinunciare ai propri tratti specifici.


"Spaziale" è una canzone che starebbe bene su un disco di Paolo Benvegnù: si apre deliziosamente ma è forse troppo lunga; l'interessante "Edda" ricorda certo pop creativo da fine anni novanta; ma le cose migliori arrivano dopo. Gli archi di "Benedicimi", ma soprattutto la strabordante "Zigulì" (https://www.youtube.com/watch?v=xE7tqsytv3U), con il drum pattern tribale della strofa ultraorecchiabile, cantata superbamente da Edda, il fantastico riff di chitarra nell'inciso; buone le suggestioni di chitarra e batteria di "Brunello".

Proseguiamo con la sfaccettata "Un pensiero d'amore", che parte alla Manuel Agnelli per poi tramutarsi in un indie blues rarefatto e poi in un dance pop fuori dal tempo; "Picchiami" ha chitarre alla Cure; "La Liberazione" (https://www.youtube.com/watch?v=-U_kUQaByVA), forse la canzone più delicata, è anche una delle migliori, le chitarre stavolta evocano i King Crimson era "Discipline". "Arrivederci a Roma" ha un altro bel crescendo di batteria e voce che introduce la strofa; "Il Santo e il Capriolo" (https://www.youtube.com/watch?v=sxS1g67labc) chiude con un'altra ballata struggente cantata con grande partecipazione emotiva, abbellita da giri di basso geniali nella strofa.

Di fronte al bel disco di Edda quello che ci chiediamo è: dove sono gli eredi degli artigiani del suono, dei liricisti interessanti, dei cantanti ispirati degli anni novanta? È difficile che uno dei nuovi artisti e gruppi dell'indie italiano riesca a indovinare due dischi di fila, e qui abbiamo gente, da Edda a Manuel Agnelli a Umberto Maria Giardini che, pur perdute le rabbiose ispirazioni giovanili, sono capaci di creare ancora cose interessanti e intelligenti - talvolta più, talvolta meno, talvolta non del tutto a fuoco, ma sempre tali da farci aspettare con desiderio e speranza una nuova pubblicazione anche dopo tren'tanni di carriera.

- Red

Nessun commento:

Posta un commento

ARTISTI IN ORDINE ALFABETICO:   #  --  A  --  B  --  C  --  D  --  E  --  F  --  G  --  H  --  I  --  J  --  K  --  L  --  M  --  N  --  ...